Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
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Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
Come suggerito posto un articol otrovato in rete dopo aver visto striscia la notizia stasera, se i moderatori decidessero che questo topic è inappropriato, prima di chiuderlo avvisate grazie!
Carburanti alternativi motori diesel ad olio di semi vari:
la colza danneggia gravemente Siniscalco
Quanto sto perdire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e' considerato "truffa" dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto.
NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa e' la seguente: quando i motori diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo "diesel". No esisteva perche' non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli olii vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di semi vari, e cosi' via. Si', proprio cosi', quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e': e i motori di oggi? La risposta e' : idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e' capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell'aria mentre bolle.
Far passare dell'ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e' mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu' il numero di esano e' alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).
Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e' la seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l'olio di colza. L'olio di colza e' un oliaccio di pupù che le industrie usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e' che rovina il fegato molto lentamente, il secondo e' che costa poco. Costa poco nel senso che all'ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.
E quindi il Carlino dice che molta gente, "complice il tam tam su internet" inizia a prendere d'assalto i discount per comprare questo olio. Dopodiche' lo si ficca nel motore.
Problemi tecnici? L'unico problema tecnico e' che l'olio vegetale e' leggermente piu' denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e' testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
LA cosa che dovrete verificare e' come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu' alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di semi, l'olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel...
Tutto qui, direte voi?
No, non e' tutto qui. Perche' lo stato considera questa cosa una truffa, cioe' un reato. Se voi, cioe', comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche' friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e' truffa, perche' state evadendo la tassa che c'e' sui carburanti.
Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e anche l' olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche' il resto del carlino NON paga l'accisa sui carburanti ad uso domestico.
Allora, qual e' il problema? Il problema e' che il carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi', i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo.
Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e' noto, costa MENO di cosi', allora l'operazione e' svantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche'
siccome il bilancio chimico di una pianta e' nullo, il CO2 che buttate nell'atmosfera e' lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e' nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche' nullo, e le polveri sottili siano la meta' del diesel petrolifero. Siccome inquinare e' BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l'olio di colza e' SBAGLIATO perche' rispetta l'ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e' giusto fare.
Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di esano leggermente (il
3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera' di piu', ma avra' una resa migliore e brucera' meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e' MALE, perche' dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che e' ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e' ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e' BELLO, rende di piu', e non c'e' bisogno che vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e' una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona
in italia le cui gonadi stanno piu' a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un "piezz'e'core" del genere?
Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho detto!), risparmiando per di piu' di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.
La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero "annuncio funerario" attorno, come nelle sigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche' sia una novita', ma perche' e' una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita' di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita' di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche'.
Siccome in USA c'e' un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia' nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto "non faccio piu' pubblicita' sul tuo giornale se non dici cosa voglio io".
Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche', ma a me Siniscalco non fa tanto sesso.
In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L'unica discriminante e' il costo al litro, il che esclude l'olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita'.
FONTE http://www.uonna.it/colza-carburane-alternativo.htm
9 Giugno 2001
Tutte le auto diesel vanno a olio di semi?
Pare, si dice, si mormora, l'olio di semi vari, quello che in certi supermercati puoi trovare in offerta speciale sotto le mille lire, quello schifoso che se lo usi per la frittura ti azzanna il fegato con dei denti da squalo, sarebbe un perfetto carburante per tutte le auto diesel. Senza nessuna modifica. Parliamo con un meccanico che non vuole rivelare il suo nome: "Io lo uso da dieci anni, va benissimo. D'estate 100% olio di semi vari, d'inverno bisogna aggiungere un 30% di gasolio perche' col freddo diventa poco fluido."
Un altro meccanico, che non vuole rivelarci il nome, dichiara: "Qui in giro lo usano tutti. Non c'e' nessun problema, solo se uno ha un auto che ha fatto piu' di 50mila chilometri col gasolio deve iniziare gradualmente, prima 5 litri, poi dieci litri. Praticamente devi
disintossicare l'auto dalle schifezze che ci sono dentro il gasolio."
Un terzo meccanico intervistato ci dice: "L'olio di semi ha una resa maggiore del gasolio del 3% e il motore si usura meno, lo abbiamo verificato mettendo un motore sul banco. E' una cosa che non vogliono che si sappia in giro e non e' difficile capire perche'. Qui quando al supermercato fanno le offerte speciali di olio di semi la gente spazzola i banchi in un ora." C'e' proprio da chiedersi quante siano le persone che si autoriducono il costo del pieno. Con un prezzo dell'olio di semi vari dalle 800 alle 1300 lire al litro e' un bell'affare. Su un pieno di 50 litri si risparmia dalle 20 alle 45 mila lire. Le differenze di prezzo dipendono dai meccanismi deliranti del mercato. Questa mattina in un supermercato di Ancona sono stati razziati alcuni bancali di lattine da 25 litri in offerta speciale a 790 lire il litro.
C'era la gente che aveva la bava alla bocca...
La quotazione del Sole 24 ore dell'olio di semi vari oggi era 880 lire al litro, comprandone intere cisterne da 30mila litri.
Mille litri in comodo dispenser su bancale (un metro cubo), dotato di un simpatico rubinetto te li portano a casa a 1190 lire al litro. Ed e' garantito che il camionista e' giovane e aitante e selvaggiamente bisessuale.
Possiamo infine domandarci: e' legale tutto questo? Da un certo punto di vista si tratterebbe di evasione delle tasse sui carburanti, d'altra parte l'ultima finanziaria ha liberalizzato la distribuzione sperimentale di 300mila tonnellate di carburante vegetale (biodiesel) detassato. A partire da Luglio sara' possibile aprire distributori di bio carburante nelle principali citta' d'Italia. Ma nessuno lo sta facendo. Quindi si potrebbe ipotizzare che il cittadino che si autoprocura un bene di cui e' legale la vendita ma che nessuno si preoccupa di vendere non compia un reato, bensi' sopperisca legittimamente alle colpevoli lacune del mercato. Che dire poi dell'indubbio beneficio ecologico?
L'olio di semi vari e' 100 volte meno inquinante del gasolio.
FONTE http://www.laleva.cc/ambiente/carburant ... ativi.html
Carburanti alternativi motori diesel ad olio di semi vari:
la colza danneggia gravemente Siniscalco
Quanto sto perdire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e' considerato "truffa" dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto.
NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa e' la seguente: quando i motori diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo "diesel". No esisteva perche' non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli olii vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di semi vari, e cosi' via. Si', proprio cosi', quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e': e i motori di oggi? La risposta e' : idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e' capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell'aria mentre bolle.
Far passare dell'ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e' mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu' il numero di esano e' alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).
Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e' la seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l'olio di colza. L'olio di colza e' un oliaccio di pupù che le industrie usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e' che rovina il fegato molto lentamente, il secondo e' che costa poco. Costa poco nel senso che all'ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.
E quindi il Carlino dice che molta gente, "complice il tam tam su internet" inizia a prendere d'assalto i discount per comprare questo olio. Dopodiche' lo si ficca nel motore.
Problemi tecnici? L'unico problema tecnico e' che l'olio vegetale e' leggermente piu' denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e' testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
LA cosa che dovrete verificare e' come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu' alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di semi, l'olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel...
Tutto qui, direte voi?
No, non e' tutto qui. Perche' lo stato considera questa cosa una truffa, cioe' un reato. Se voi, cioe', comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche' friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e' truffa, perche' state evadendo la tassa che c'e' sui carburanti.
Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e anche l' olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche' il resto del carlino NON paga l'accisa sui carburanti ad uso domestico.
Allora, qual e' il problema? Il problema e' che il carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi', i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo.
Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e' noto, costa MENO di cosi', allora l'operazione e' svantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche'
siccome il bilancio chimico di una pianta e' nullo, il CO2 che buttate nell'atmosfera e' lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e' nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche' nullo, e le polveri sottili siano la meta' del diesel petrolifero. Siccome inquinare e' BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l'olio di colza e' SBAGLIATO perche' rispetta l'ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e' giusto fare.
Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di esano leggermente (il
3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera' di piu', ma avra' una resa migliore e brucera' meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e' MALE, perche' dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che e' ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e' ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e' BELLO, rende di piu', e non c'e' bisogno che vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e' una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona
in italia le cui gonadi stanno piu' a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un "piezz'e'core" del genere?
Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho detto!), risparmiando per di piu' di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.
La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero "annuncio funerario" attorno, come nelle sigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche' sia una novita', ma perche' e' una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita' di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita' di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche'.
Siccome in USA c'e' un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia' nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto "non faccio piu' pubblicita' sul tuo giornale se non dici cosa voglio io".
Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche', ma a me Siniscalco non fa tanto sesso.
In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L'unica discriminante e' il costo al litro, il che esclude l'olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita'.
FONTE http://www.uonna.it/colza-carburane-alternativo.htm
9 Giugno 2001
Tutte le auto diesel vanno a olio di semi?
Pare, si dice, si mormora, l'olio di semi vari, quello che in certi supermercati puoi trovare in offerta speciale sotto le mille lire, quello schifoso che se lo usi per la frittura ti azzanna il fegato con dei denti da squalo, sarebbe un perfetto carburante per tutte le auto diesel. Senza nessuna modifica. Parliamo con un meccanico che non vuole rivelare il suo nome: "Io lo uso da dieci anni, va benissimo. D'estate 100% olio di semi vari, d'inverno bisogna aggiungere un 30% di gasolio perche' col freddo diventa poco fluido."
Un altro meccanico, che non vuole rivelarci il nome, dichiara: "Qui in giro lo usano tutti. Non c'e' nessun problema, solo se uno ha un auto che ha fatto piu' di 50mila chilometri col gasolio deve iniziare gradualmente, prima 5 litri, poi dieci litri. Praticamente devi
disintossicare l'auto dalle schifezze che ci sono dentro il gasolio."
Un terzo meccanico intervistato ci dice: "L'olio di semi ha una resa maggiore del gasolio del 3% e il motore si usura meno, lo abbiamo verificato mettendo un motore sul banco. E' una cosa che non vogliono che si sappia in giro e non e' difficile capire perche'. Qui quando al supermercato fanno le offerte speciali di olio di semi la gente spazzola i banchi in un ora." C'e' proprio da chiedersi quante siano le persone che si autoriducono il costo del pieno. Con un prezzo dell'olio di semi vari dalle 800 alle 1300 lire al litro e' un bell'affare. Su un pieno di 50 litri si risparmia dalle 20 alle 45 mila lire. Le differenze di prezzo dipendono dai meccanismi deliranti del mercato. Questa mattina in un supermercato di Ancona sono stati razziati alcuni bancali di lattine da 25 litri in offerta speciale a 790 lire il litro.
C'era la gente che aveva la bava alla bocca...
La quotazione del Sole 24 ore dell'olio di semi vari oggi era 880 lire al litro, comprandone intere cisterne da 30mila litri.
Mille litri in comodo dispenser su bancale (un metro cubo), dotato di un simpatico rubinetto te li portano a casa a 1190 lire al litro. Ed e' garantito che il camionista e' giovane e aitante e selvaggiamente bisessuale.
Possiamo infine domandarci: e' legale tutto questo? Da un certo punto di vista si tratterebbe di evasione delle tasse sui carburanti, d'altra parte l'ultima finanziaria ha liberalizzato la distribuzione sperimentale di 300mila tonnellate di carburante vegetale (biodiesel) detassato. A partire da Luglio sara' possibile aprire distributori di bio carburante nelle principali citta' d'Italia. Ma nessuno lo sta facendo. Quindi si potrebbe ipotizzare che il cittadino che si autoprocura un bene di cui e' legale la vendita ma che nessuno si preoccupa di vendere non compia un reato, bensi' sopperisca legittimamente alle colpevoli lacune del mercato. Che dire poi dell'indubbio beneficio ecologico?
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Ryo Saeba
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
Per chi si fosse perso striscia sul sito si puo' vedere il servizio, eccovi il link diretto
http://www.video.mediaset.it/video.html ... m=striscia
spero che sia giusto, io ho problemi a vederlo, sia ie che ff mi crasshano provandoci...
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
vorrei aggiungere che sulle auto benzina si può mettere l'alcol al posto della benzina!!
visto poco fa a striscia la notizia!!
ma la notizia nella notizia sta anche che era una bella bravo rossa!!!!
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- smithfzs81
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
alcool??di che tipo??
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
ecco... e quanti ottani ha l'alcol?


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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
Alcol normalissimo!
136 ottani l'alcool metilico e 116 l'etilico
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
ryo_di_shinjuku ha scritto:Alcol normalissimo!
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
alcool puro o anche alcol per arrostire quello di colore rosa!smithfzs81 ha scritto:alcool??di che tipo??
solo che questo presenta del colorante che alla lunghissima rovina il motore!
cmq lo puoi trovare anche bianco e non rosa la supermercato!
e con 0,50euro hai un litro di carburante!
con 24euro di alcol (al posto di 70euro di benza) fai il pieno alla bravo!!

quella in tv era una bravo forse 1600
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!



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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
Secondo voi sui jtd si puù fare un discorso del genere ? si può gradualmente allungare il gasolio con olio da frittura ?
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
l'alcol "rosa" è da gay...
neanche per fare la brace è bono!
cmq bravo ryo...io tutte queste cose le ho "dovute" studiare...(non tanto dalla parte meccanica quanto da quella agraria)...ti sei dimenticato solo di aggiungere una cosa: il gustosissimo odore di patatine fritte che fuoriesce dallo scarico in caso di utilizzo di oli vegetali
io penso che se uno ottimizza il suo motore ad andare a colza, o ad alcol (come normalmente avviene in Brasile), può tranquillamente fare a meno del gasolio! solo che, in Italia non si riesce a copiare le cose buone da gli altri paesi (vedi Germania e Brasile), ma si riesce bene a copiare quelle poco buone...(e chiudo qui il discorso che non deve degenerare)


cmq bravo ryo...io tutte queste cose le ho "dovute" studiare...(non tanto dalla parte meccanica quanto da quella agraria)...ti sei dimenticato solo di aggiungere una cosa: il gustosissimo odore di patatine fritte che fuoriesce dallo scarico in caso di utilizzo di oli vegetali


io penso che se uno ottimizza il suo motore ad andare a colza, o ad alcol (come normalmente avviene in Brasile), può tranquillamente fare a meno del gasolio! solo che, in Italia non si riesce a copiare le cose buone da gli altri paesi (vedi Germania e Brasile), ma si riesce bene a copiare quelle poco buone...(e chiudo qui il discorso che non deve degenerare)

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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
SI vero, l'odore di patatine! Io ci sto seriamente pensando, mi devo solo informare bene se ci son problemi coi motori turbo(diesel). In realta' son ocose che si sann ogia' da anni, a dirla tutta, pensavo che ci volesse un kit specifico per fare andare l'auto ad olio, poi non sono riuscito a trovarlo e mi son messo l'anima in pace, ora pero' sento che non serve altr oche infilare olio nel serbatoio...
Quindi l'idea mi stuzzica non poco, dovrei solo fare prove.
Ci tengo a ripetere, che se vi fermano e in qualche modo riescono a dimostrare che state usando olio e non gasolio siete perseguibili penalmente in quanto è un reato di frode fiscale!
Sara' anche per questo che la cosa mi tenta ancora di piu'!!!
Quindi l'idea mi stuzzica non poco, dovrei solo fare prove.
Ci tengo a ripetere, che se vi fermano e in qualche modo riescono a dimostrare che state usando olio e non gasolio siete perseguibili penalmente in quanto è un reato di frode fiscale!
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Ryo Saeba
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
Fate voi...Io preferisco non mettere cose strane poi ognuno faccia come crede...Mi pare che se ne era gia parlato tempo fa se non ricordo male... 

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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
Utilizzazione degli oli vegetali nei motori
L'utilizzo di oli vegetali nei motori diesel non è un'idea nuova. Proprio Rudolf Diesel iniziò lo sviluppo del motore diesel utilizzando olio di arachidi e addirittura durante l'Esibizione Universale di Parigi del 1900 la Otto Company presentò un piccolo motore capace di funzionare sia con gasolio che con olio vegetale o animale.
Nel 1925 l'ingegnere francese Gautier fece dei test approfonditi su motori diesel marini da 250/550 kW a basso numero di giri (390/420) utilizzando olio di arachidi, di palma e di ricino e studiò il diverso comportamento del motore conseguente a varie modifiche (timing,...). I risultati che ottenne non furono molto diversi da quelli attuali: prestazioni termodinamiche leggermente migliori di quelle del gasolio, aumento dei consumi (5%).
Il risultato di questi studi ebbe alcune conseguenze durante la 2^ guerra mondiale: 100 t/mese di olio di palma furono consumate nel porto di Abidjan (Costa d'Avorio) in motori da 40 a 700 kW; mentre olio di arachidi fu utilizzato come carburante per le colonne di camion adibite ai trasporti tra Dakar e Algeri (3500 km).
Dalla guerra ad oggi lo sviluppo tecnologico ha portato ad un uso quasi esclusivo dei combustibili fossili, inoltre i motori diesel sono stati migliorati enormemente, soprattutto per quanto riguarda gli iniettori e i sistemi di controllo, a tal punto da diventare poco flessibili per l'utilizzo con carburanti diversi dal gasolio.
Contemporaneamente i combustibili vegetali furono progressivamente messi da parte principalmente per due ragioni: l'alto costo produttivo e la non costanza qualitativa del prodotto. Il tutto fu fortemente influenzato dalla politica di sviluppo dei paesi industrializzati in quel periodo, basata su bassi costi del combustibile fossile e sulla massimizzazione della produzione agricola alimentare.
Solo la crisi energetica degli anni settanta (legata alla guerra del Kippur) risvegliò l'interesse sull'argomento e fece partire nuove campagne di studi in Australia e Nuova Zelanda.
Nel 1982 comparve il primo motore Elsbett.
A partire dal 1990 furono realizzati vari impianti di esterificazione degli oli vegetali, soprattutto a livello comunitario, grazie anche al surplus alimentare e alle produzioni no-food ottenute sui terreni a set-aside.
Da un punto di vista prettamente tecnico gli oli vegetali, rispetto ai corrispondenti esteri metilici, sono più facili da produrre e sono perciò interessanti per quelle realtà (paesi in via di sviluppo) dove i principali obiettivi sono l'auto-produzione di energia a bassi costi e il massimo vantaggio energetico (l'energia per estrarre l'olio è una minima parte rispetto al all'energia contenuta nell'olio).
Ma anche nei paesi industrializzati l'olio grezzo può essere utilizzato in impianti di media taglia (5-15 MWe) con motori diesel navali o turbine a gas per la produzione di calore e elettricità .
C'è da dire che al giorno d'oggi è maggiormente sviluppato l'utilizzo degli esteri dell'olio vegetale piuttosto che l'utilizzo dell'olio tal quale e ciò sostanzialmente per due ragioni: minori problemi di utilizzo (maggiore flessibilità ) e elevato valore aggiunto del combustibile.
L'elevata viscosità dell'olio vegetale è sicuramente un problema importante poiché causa una combustione incompleta dovuta all'incapacità degli iniettori ad atomizzare l'olio grezzo. Le caratteristiche del motore non sono quindi costanti e nel lungo periodo i componenti più utilizzati sono gli iniettori, le valvole e le fasce elastiche. Si formano normalmente depositi di carbone nella camera di combustione e l'olio lubrificante si contamina facilmente.
In conclusione l'olio vegetale grezzo può essere utilizzato nei motori sia puro che in miscela con gasolio, ma obbliga ad eseguire alcune modifiche meccaniche e tecniche a causa della sua elevata viscosità . Esistono alcuni motori concepiti per funzionare ad olio, ma sono di difficile reperimento sul mercato, quindi allo stato attuale è conveniente:
* utilizzare l'iniezione indiretta e iniettori autopulenti
* prevedere un sistema di preriscaldamento del combustibile per non ostruire i filtri (attorno ai 60 °C)
* favorire l'accensione del motore con gasolio in ambienti freddi
* aumentare il flusso di carburante per mantenere potenza e coppia simili a quelle dell'alimentazione a gasolio
* utilizzare olio lubrificante con alto potere detergente
* evitare frequenti accensioni e spegnimenti che potrebbero causare problemi dovuti alla particolare curva di distillazione dell'olio.
FONTE http://www.cti2000.it/biodiesel.htm
L'utilizzo di oli vegetali nei motori diesel non è un'idea nuova. Proprio Rudolf Diesel iniziò lo sviluppo del motore diesel utilizzando olio di arachidi e addirittura durante l'Esibizione Universale di Parigi del 1900 la Otto Company presentò un piccolo motore capace di funzionare sia con gasolio che con olio vegetale o animale.
Nel 1925 l'ingegnere francese Gautier fece dei test approfonditi su motori diesel marini da 250/550 kW a basso numero di giri (390/420) utilizzando olio di arachidi, di palma e di ricino e studiò il diverso comportamento del motore conseguente a varie modifiche (timing,...). I risultati che ottenne non furono molto diversi da quelli attuali: prestazioni termodinamiche leggermente migliori di quelle del gasolio, aumento dei consumi (5%).
Il risultato di questi studi ebbe alcune conseguenze durante la 2^ guerra mondiale: 100 t/mese di olio di palma furono consumate nel porto di Abidjan (Costa d'Avorio) in motori da 40 a 700 kW; mentre olio di arachidi fu utilizzato come carburante per le colonne di camion adibite ai trasporti tra Dakar e Algeri (3500 km).
Dalla guerra ad oggi lo sviluppo tecnologico ha portato ad un uso quasi esclusivo dei combustibili fossili, inoltre i motori diesel sono stati migliorati enormemente, soprattutto per quanto riguarda gli iniettori e i sistemi di controllo, a tal punto da diventare poco flessibili per l'utilizzo con carburanti diversi dal gasolio.
Contemporaneamente i combustibili vegetali furono progressivamente messi da parte principalmente per due ragioni: l'alto costo produttivo e la non costanza qualitativa del prodotto. Il tutto fu fortemente influenzato dalla politica di sviluppo dei paesi industrializzati in quel periodo, basata su bassi costi del combustibile fossile e sulla massimizzazione della produzione agricola alimentare.
Solo la crisi energetica degli anni settanta (legata alla guerra del Kippur) risvegliò l'interesse sull'argomento e fece partire nuove campagne di studi in Australia e Nuova Zelanda.
Nel 1982 comparve il primo motore Elsbett.
A partire dal 1990 furono realizzati vari impianti di esterificazione degli oli vegetali, soprattutto a livello comunitario, grazie anche al surplus alimentare e alle produzioni no-food ottenute sui terreni a set-aside.
Da un punto di vista prettamente tecnico gli oli vegetali, rispetto ai corrispondenti esteri metilici, sono più facili da produrre e sono perciò interessanti per quelle realtà (paesi in via di sviluppo) dove i principali obiettivi sono l'auto-produzione di energia a bassi costi e il massimo vantaggio energetico (l'energia per estrarre l'olio è una minima parte rispetto al all'energia contenuta nell'olio).
Ma anche nei paesi industrializzati l'olio grezzo può essere utilizzato in impianti di media taglia (5-15 MWe) con motori diesel navali o turbine a gas per la produzione di calore e elettricità .
C'è da dire che al giorno d'oggi è maggiormente sviluppato l'utilizzo degli esteri dell'olio vegetale piuttosto che l'utilizzo dell'olio tal quale e ciò sostanzialmente per due ragioni: minori problemi di utilizzo (maggiore flessibilità ) e elevato valore aggiunto del combustibile.
L'elevata viscosità dell'olio vegetale è sicuramente un problema importante poiché causa una combustione incompleta dovuta all'incapacità degli iniettori ad atomizzare l'olio grezzo. Le caratteristiche del motore non sono quindi costanti e nel lungo periodo i componenti più utilizzati sono gli iniettori, le valvole e le fasce elastiche. Si formano normalmente depositi di carbone nella camera di combustione e l'olio lubrificante si contamina facilmente.
In conclusione l'olio vegetale grezzo può essere utilizzato nei motori sia puro che in miscela con gasolio, ma obbliga ad eseguire alcune modifiche meccaniche e tecniche a causa della sua elevata viscosità . Esistono alcuni motori concepiti per funzionare ad olio, ma sono di difficile reperimento sul mercato, quindi allo stato attuale è conveniente:
* utilizzare l'iniezione indiretta e iniettori autopulenti
* prevedere un sistema di preriscaldamento del combustibile per non ostruire i filtri (attorno ai 60 °C)
* favorire l'accensione del motore con gasolio in ambienti freddi
* aumentare il flusso di carburante per mantenere potenza e coppia simili a quelle dell'alimentazione a gasolio
* utilizzare olio lubrificante con alto potere detergente
* evitare frequenti accensioni e spegnimenti che potrebbero causare problemi dovuti alla particolare curva di distillazione dell'olio.
FONTE http://www.cti2000.it/biodiesel.htm
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Re: Risparmiare sul carburante! Il pieno al supermenrcato!
è un pò come la storia del gasolio agricolo, non si può mettere, ma se lo metti?? o hanno una soffiata, o se no non se ne accorgono!
con gli oli, è l'odore di fritto che ti può fregare

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